Solidarietà a Luigi Borrelli, lavoratore dell’aeroporto di Brescia Montichiari
L’aeroporto di Brescia Montichiari è oggi un hub strategico per la logistica nazionale di Poste Italiane, cuore delle operazioni della controllata Poste Air Cargo. Qui si concentra una parte rilevante dello smistamento merci per la rete postale, anche attraverso la gestione di GDA Handling che è divenuta nel tempo un partner operativo e strategico di Poste.
Ma ciò che si muove in questo scalo non è sempre solo “posta”. È proprio da Montichiari che, come denunciato dal lavoratore Luigi Borrelli rappresentante della USB, partono veri e propri missili: forniture belliche la cui movimentazione avviene nella totale assenza di informazione per i lavoratori coinvolti, in deroga ai principi di sicurezza ed etici.
Non si tratta solo di materiali a duplice uso, civile e militare, ma di vere e proprie forniture di guerra, che alimentano una filiera opaca che, come noto, comprende anche voli cargo verso Israele da altri scali, come Malpensa.
Questa denuncia si collega direttamente a quanto da tempo come Cobas Poste abbiamo evidenziato: il coinvolgimento di Poste Air Cargo nel trasporto di merci aerospaziali potenzialmente destinate all’apparato militare israeliano, e il rapporto colpevole tra Poste Italiane e la Fondazione Med-Or, diretta espressione di Leonardo Spa, leader nella produzione di armamenti.
A chi ha provato a rompere questo muro di omertà, come Luigi Borrelli, GDA Handling ha risposto con la repressione disciplinare e il tentativo di licenziamento. Un atto grave, che mira a zittire chi denuncia e a scoraggiare ogni tentativo di fare luce.
Esprimiamo la nostra solidarietà piena a Luigi e a tutte le lavoratrici e lavoratori che, negli aeroporti come nei porti, nella logistica o nell'esercizio del proprio compito lavorativo, si rifiutano di essere complici di un sistema che trasforma i luoghi di lavoro in ingranaggi della guerra.
Chiediamo trasparenza su ciò che transita nei nostri scali e un’assunzione di responsabilità da parte dell’intera filiera, a partire da Poste Italiane. Il silenzio non è neutrale.
A chi prende parola, chi denuncia, chi si oppone, chi blocca, va il nostro rispetto e tutto il nostro sostegno.
Cobas Poste