I GESTORI DI FONDOPOSTE E L’ECONOMIA DEL GENOCIDIO

I NOSTRI RISPARMI NON POSSONO FINANZIARE LA GUERRA
E IL MASSACRO DEL POPOLO PALESTINESE

FondoPoste, il fondo pensione dei lavoratori postali, non è solo un semplice strumento di risparmio previdenziale. È un ingranaggio che lega i nostri contributi alle logiche speculative dei mercati internazionali e, oggi, all’economia del genocidio in Palestina. 

I gestori a cui FondoPoste affida miliardi – Allianz, AXA, Amundi, Generali, UBS, Eurizon e altri – sono esposti a società che finanziano direttamente la macchina militare israeliana o forniscono infrastrutture tecnologiche al servizio dell’occupazione.

Lo conferma anche il rapporto della relatrice speciale dell'ONU presentato da Francesca Albanese: “Il genocidio a Gaza non si è fermato perché è redditizio, è redditizio per troppe persone. È un affare”.

BLOCCHIAMO TUTTO 22 SETTEMBRE

FERMIAMO LA GUERRA
STOP GENOCIDE IN GAZA
COSTRUIAMO OVUNQUE INIZIATIVE DI DISOBBEDIENZA CIVILE
A SOSTEGNO DELLA PALESTINA E DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
FUORI POSTE DA OGNI CONNIVENZA CON ISRAELE
SCIOPERO GENERALE IL 22 SETTEMBRE  2025

Solidarietà a Luigi Borrelli, lavoratore dell’aeroporto di Brescia Montichiari

Solidarietà a Luigi Borrelli, lavoratore dell’aeroporto di Brescia Montichiari
 
L’aeroporto di Brescia Montichiari è oggi un hub strategico per la logistica nazionale di Poste Italiane, cuore delle operazioni della controllata Poste Air Cargo. Qui si concentra una parte rilevante dello smistamento merci per la rete postale, anche attraverso la gestione di GDA Handling che è divenuta nel tempo un partner operativo e strategico di Poste.

Ma ciò che si muove in questo scalo non è sempre solo “posta”. È proprio da Montichiari che, come denunciato dal lavoratore 
Luigi Borrelli rappresentante della USBpartono veri e propri missili: forniture belliche la cui movimentazione avviene nella totale assenza di informazione per i lavoratori coinvolti, in deroga ai principi di sicurezza ed etici.
 

𝗦𝗖𝗜𝗢𝗣𝗘𝗥𝗢 𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘 | 𝟯 𝗚𝗜𝗨𝗚𝗡𝗢 | 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗔 𝗖𝗔𝗧𝗘𝗚𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗣𝗢𝗦𝗧𝗔𝗟𝗘

In questi giorni la cgil e la uil denunciano la pessima condizione che si vive in poste italiane, quella che per anni hanno contribuito a determinare. 

Gli stessi anni in cui il sindacalismo di base e conflittuale di questa azienda denunciava e lottava per quella manciata di rivendicazioni che solo ora, per esercizio di ricollocazione nel mercato sindacale, mettono in fila e ne fanno uno sciopero.

POSTE AIR CARGO, ISRAELE E IL COMMERCIO DI DOPPIO USO:

I LAVORATORI E LE LAVORATRICI POSTALI NON POSSONO TACERE


Come lavoratori e lavoratrici postali sentiamo il dovere di denunciare una questione che riguarda da vicino Poste Italiane e il suo coinvolgimento in rotte commerciali che toccano uno dei conflitti più drammatici del nostro tempo: l’aggressione israeliana al popolo palestinese.

PRIMO MAGGIO 2025

Sfruttamento, discriminazioni e ogni genere di abuso nei luoghi di lavoro fanno LEGA col periodo più buio della storia che conobbe fine grazie alla Resistenza Partigiana, al coraggio di giovani donne e uomini che hanno combattuto per liberarci dalla barbarie nazifascista anche pagando un prezzo altissimo con la perdita di numerose vite umane.

È necessario, dunque, combattere in ogni circostanza e in ogni dove l'arroganza dei nostalgici di quel passato. Così come è urgente ancor di più oggi mobilitarsi contro l'attuale governo e i suoi pericolosi alleati che usano il potere con estrema ferocia nei confronti delle masse popolari, dei meno abbienti e della classe lavoratrice in modo particolare, per impedirne ogni forma di dissenso, rivendicazione ed emancipazione

POSTE ITALIANE E IL MASSACRO IN PALESTINA:

FUORI POSTE ITALIANE e CDP DALLA FONDAZIONE MED-OR di LEONARDO
Non possiamo accettare la complicità
con chi produce ARMI e contribuisce al GENOCIDIO
.

Nel gennaio 2025, Poste Italiane è entrata come socio ordinario nella Fondazione Med-Or, insieme ad altri colossi a partecipazione statale come Cassa Depositi e Prestiti che ne è socio aderente.

I CONCERTATIVI IN PIAZZA PER IL RIARMO.

I LAVORATORI NON CI STANNO.

Non solo la Cgil, ma anche Cisl e Uil scenderanno in piazza a Roma il 15 Marzo per difendere l’Europa.
Ma da chi esattamente?

8 marzo lotto boicotto sciopero

SOSTENIAMO E COSTRUIAMO NEI POSTI DI LAVORO LO SCIOPERO FEMMINISTA E TRANSFEMMINISTA

Lottiamo contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme, guerre, colonialismo e capitalismo. Contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere, per la tutela della Legge 194 e il diritto all'aborto. Contro la precarietà, i salari mediamente più bassi di quelli degli uomini anche a parità di mansioni, le molestie, il mancato riconoscimento e ricatto sessuale nell'accesso e sui luoghi di lavoro. Contro le spese militari e contro il genocidio del popolo Palestinese.

mani in alto, questa è una rapina. privatizzazione di poste italiane.

mani in alto

Poste Italiane: da servizio pubblico a profitto privato, il peso sui cittadini e sui lavoratori.

 

La trasformazione di Poste Italiane negli ultimi trent'anni rappresenta uno dei casi più emblematici di come un servizio pubblico essenziale possa essere gradualmente sottratto alla collettività. Un processo che ha visto l'azienda passare da amministrazione statale, deputata a garantire un servizio universale, a società per azioni orientata principalmente al profitto, dove gli interessi degli azionisti prevalgono sistematicamente su quelli dei cittadini e dei lavoratori.

Informazioni

Cobas poste è un organismo sindacale di base composto esclusivamente da Lavoratrici e Lavoratori che attraverso l'autorganizzazione mettono in atto la contrarietà alle politiche aziendali tese all'esclusivo profitto per manager ed azionisti. Rivendicando il servizio offerto come bene necessario per la collettività esercitano una molteplicità di azioni ad autosalvaguardia dell'operato e della integrità di chi lavora ogni giorno.  

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